I sindacati della FIFPRO hanno presentato una denuncia contro la FIFA per il Mondiale per Club 2025.

Questa mattina i sindacati della FIFPRO Europe hanno presentato una denuncia legale contestando la legittimità delle decisioni del governo del calcio di stabilire unilateralmente il calendario Internazionale delle partite e la decisione di programmare il Mondiale per Club 2025. Come riportato anche da Sportmediaset, l'annuncio è stato dato in un lunghissimo comunicato nel quale i calciatori sostengono che il torneo sia irrealizzabile a causa del sovraccarico del calendario e che, nonostante le loro rimostranze, la Fifa non abbia mai voluto negoziare accordi alternativi. Ecco un estratto del comunicato: "I sindacati dei giocatori ritengono che queste decisioni violino i diritti dei giocatori e dei loro sindacati ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, oltre a violare potenzialmente anche le leggi sulla concorrenza dell'UE. L'Associazione inglese dei calciatori professionisti (PFA) e l'Union Nationale des Footballeurs Professionnels (unione francese dei calciatori), con il sostegno di FIFPRO Europe, chiedono alla Corte di Commercio di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di Giustizia Europea (ECJ) con quattro questioni pregiudiziali". Continua: "La Carta dei diritti fondamentali dell’UE garantisce ai lavoratori e ai loro sindacati diversi diritti fondamentali. Questi includono il divieto del lavoro forzato o obbligato, la libertà di lavoro, il diritto di negoziare e concludere contratti collettivi, il diritto a condizioni di lavoro sane e il diritto a un periodo annuale di ferie retribuite. Questi diritti sono disciplinati dagli articoli 5, 15, 28 e 31 della Carta.

Il reclamo chiede alla Corte belga di deferire quattro quesiti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per un rinvio pregiudiziale. I quattro quesiti riguardano:

Se i diritti garantiti ai lavoratori e ai loro sindacati dalla Carta dei diritti dell’UE, in particolare gli Articoli 5, 15, 28 e 31, vietino alla FIFA di programmare la Coppa del Mondo per Club 2025 in un periodo che tradizionalmente rappresenta la ‘finestra’ in cui i giocatori dovrebbero prendersi una pausa annuale, e contro le rappresentazioni formali dei sindacati dei giocatori/lavoratori.

"Se l’imposizione unilaterale di tali decisioni sui giocatori violi i diritti previsti dall’Articolo 28 della Carta per quei giocatori di negoziare collettivamente le loro condizioni di lavoro. Se il diritto a condizioni di lavoro sane, garantito dall’Articolo 28, sia violato dalla decisione della FIFA di imporre un carico di lavoro significativo aggiuntivo tramite la Coppa del Mondo per Club 2025. Se le decisioni unilaterali della FIFA riguardanti il Calendario Internazionale delle Partite e la Coppa del Mondo per Club 2025 diano luogo a ‘restrizioni della concorrenza’ ai sensi dell’Articolo 101 TFUE", chiude la nota ufficiale.
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