Alvaro Morata e l'Italia sono legati indissolubilmente sia dal legame affettivo che lo ha portato ha sposare una veneziana, Alice Campello, sia dal curriculum dello spagnolo che proprio sbocciando in Serie A ha raggiunto l'attenzione dei top club europei. Il 31enne dell'Ateltico Madrid, in bianconero per ben due volte in passato, ha dichiarato di trovarsi bene a Madrid ma di non eslcudere un trasferimento: "Con me non si sa mai, nessuna estate è priva di novità. Sto bene dove sono ma non sono più un ragazzino, quindi devo sentire cosa vorrà fare il club". Nei mesi passati erano molte le squadre di Serie A che avevano provato ad accaparrarsi i gol di Morata quando sembrava al capolinea con Simeone: la sua Juve, ma anche Roma, Milan e Inter. "Il contratto con l'Atletico era in scadenza e molti club si sono fatti avanti" ha dichiarato l'attaccante. "Mi hanno chiamato anche gli allenatori perché abbiamo buoni rapporti: con Allegri avevo già lavorato, Mourinho mi aveva fatto esordire al Real Madrid e mi sarebbe piaciuto ritrovare Dybala alla Roma". Tra chi lo ha chiamato, però, c'è anche un allenatore con cui Alvaro si trova particolarmente bene.

"Anche Inzaghi ha chiamato: lo conosco da anni, ha tanta energia positiva ed è bello starci insieme"

Morata con la maglia dell'Atletico Madrid Che provassero ad attirarlo alla propria corte i suoi ex allenatori era immaginabile, ma il nome inaspettato tra quelli che il 19 dei Colchoneros ha citato è quello di Simone Inzaghi. "Ci conosciamo da tanto tempo e ci siamo trovati in vacanza più volte" ha raccontato Morata, che poi ha continuato approfondendo il rapporto con il tecnico nerazzurro: "Non solo allenatore, ma è una persona spettacolare con la quale fa piacere passare del tempo. Parlargli è bello, anche stare insieme, e trasmette tantissima energia positiva". Un forte legame, insomma, quello che unisce l'attaccante madrileno con l'Italia e con Simone Inzaghi, nonostante il quale però, anche grazie ad una chiacchierata con Simeone, il suo futuro è rimasto colorato da tinte bianche e rosse. Proprio lui, tra l'altro, è stato paradossalmente tra i protagonisti che hanno poi eliminato l'Inter dalla Champions League: "Abbiamo preparato per settimane la partita studiando l'Inter, che è una squadra fortissima e fa grandi cose". Parlando della situazione dei nerazzurri, poi, e del loro cammino sia in terreno europeo sia nella "sua" Serie A, Alvaro Morata ha concluso così: "Come tutti anche noi la davamo come candidata per la finale, potevano già vincerla lo scorso anno e quest'anno probabilmente vinceranno anche lo scudetto. Stavolta sono stati i rigori a deciderla e potevamo passare noi come loro, ma restano uno squadrone".
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