Il Presidente è tornato a parlare di questioni legate alla società di Viale della Liberazione non escludendo un possibile riacquisto in futuro.

Una figura indimenticabile, legata indissolubilmente alla recente storia moderna dell'Inter. Un figlio di un cuore nerazzurro che ha portato avanti le gloriose gesta della società di cui suo padre è stato il numero uno dal 1955 al 1968; tredici anni in cui l'Inter riuscì a scalare le vette d'Italia, con 3 scudetti, d'Europa, vincendo due edizioni consecutive della Coppa dei Campioni a metà degli anni '60 e del Mondo, con la doppia affermazione nella Coppa Intercontinentale. Quarant'anni dopo il giovane Massimo, figlio di Angelo Moratti, iniziò tra investimenti di mercato discutibili e una forte ambizione al successo la sua straordinaria storia d'amore con l'Inter che lo vide trionfare solo nella parte finale dei suoi "due mandati" da presidente nerazzurro (1995-2004 e 2006-2013). Massimo Moratti è stato il presidente più vincente della centenaria storia dell'F.C. Internazionale 1908. La prima parte della sua avventura da presidente lo vede impegnato in prima persona sul fronte del calciomercato dove non ha mai esitato a staccare assegni grondanti di lire prima ed euro poi per portare la sua società al successo. Numerose sono state le delusioni da Moratti nel suo primo mandato da presidente dell'Inter: il premio per l'onta maggiore subita se lo giocano senza dubbio due avvenimenti: il Derby della Madunina dell'11 maggio 2001 in cui l'Inter toccò il punto più basso della sua storia dopo il clamoroso cappotto inflitto dal Milan e il 5 maggio 2002 quando l'allora formazione di Hector Cuper cadde rovinosamente all'ultima curva perdendo 4-2 a Roma contro la Lazio e lasciando campo libero al 26°scudetto della Juventus, vedendosi scavalcare anche dalla Roma. Le delusioni sportive hanno accompagnato la Famiglia Moratti fino alla triste e nota storia legata a Calciopoli, da cui prese il via il periodo roseo della gestione del presidente oggi 79enne. La stagione 2006-2007 da il via a un'epoca trionfale fatta di vittorie, sofferte ma proprio per questo ancora più gustose e speciali, Scudetti, Coppe Italia e Supercoppe italiane fino alla stagione 2009-2010 in cui l'Inter raggiunse l'apice con la conquista della terza Champions League a completamento del glorioso Triplete con Josè Mourinho in panchina e il capitano Javier Zanetti a guidare la squadra, prima di salire sul tetto del mondo la stagione successiva con la conquista del Mondiale per Club. Rimembrando il passato, Moratti ha concesso un'intervista alla rivista Oggi, a qualche giorno di distanza dal passaggio di proprietà dalle mani della Famiglia Zhang a quelle del fondo d'investimento americano Oaktree, rivelando che non ha escluso un clamoroso riacquisto del club di Viale della Liberazione: "Di nuovo all'Inter? Molto difficile ma non escludo nulla. Siamo usciti da poco da questo mondo, però quand'ero ragazzo mai avrei pensato che un giorno sarei diventato presidente". Continua l'ex proprietario della società nerazzurra esprimendosi sulle difficoltà che verrebbero a incontrarsi durante il cammino: "Acquisire una società come l'Inter e riuscire a mantenerla è troppo dispendioso. Da solo è impossibile riuscirci senza debiti, perfino il Real Madrid li ha...Oaktree è molto forte però voglio conoscerne gli obiettivi. Difficilmente lasceranno le cose come stanno ma vincere senza spendere si sa essere praticamente impossibile. La gestione di Massimo Moratti è stata la più vittoriosa nella storia del club. I 16 trofei conquistati dal 1998 al 2011, di cui 11 da presidente, lo hanno proiettato nell'olimpo dei numeri uno nerazzurri, superando di molto anche il padre Angelo con 5 campionati italiani, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, una Coppa UEFA, una Champions League e un Mondiale per club.
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