Se consideriamo tutte le competizioni dell'anno solare appena trascorso, l'Inter di Simone Inzaghi è quasi da record. 39 successi per la squadra nerazzurra nel 2023, mancata per poco la cifra tonda delle 40 vittorie che avrebbe eguagliato il primato stabilito nel 2005.
Il dato, riportato nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ci invita a fare un confronto tra le due squadre dei record: l'Inter dell'anno solare 2023 contro l'Inter del 2005. Il punto sulle rose, i momenti chiave delle rispettive annate, le differenze nei protagonisti e negli avversari.
L'Inter del 2023
L'anno appena trascorso si era aperto con un'incredibile vittoria: era il 4 gennaio 2023 e l'Inter, in casa, batteva di misura i futuri – fino a quel punto inarrestabili – campioni d'Italia del
Napoli. Sembra passata un'epoca: in porta c'era
Onana, il capitano era
Škriniar e il gol decisivo lo aveva segnato
Džeko, schierato dal primo minuto in coppia con
Lukaku. E proprio
Big Rom, dopo una prima parte di stagione decisamente in salita, aveva regalato all'Inter una rocambolesca qualificazione ai quarti di Champions con un gol allo scadere contro il Porto. E come dimenticare il derby di Milano nella semifinale della coppa dalle grandi orecchie? L'Inter aveva avuto la meglio sia all'andata che al ritorno, con
Džeko, Mkhitaryan e Lautaro mattatori assoluti. Il finale di campionato era stato in gran crescendo, quasi oscurato, però, dalla
clamorosa finale di Champions contro il Manchester City: una data che, nonostante la cocente sconfitta, rimarrà impressa nella memoria dei tifosi nerazzurri.
Rivoluzione in estate: via Džeko, Škriniar, Onana e Lukaku. Dentro
Sommer, Thuram e Arnautović. In molti, avrebbero scommesso in un peggioramento. Una difesa da record e solo 8 gol subiti nelle prime 18 gare di campionato hanno fatto cambiare idea ai detrattori. L'Inter è andata avanti anche in Champions, da seconda nel girone. Come la precedente edizione.
L'Inter del 2005
Per uno scherzo del destino, anche nel 2005 l'Inter aveva affrontato il Porto negli ottavi di Champions. Nella gara di ritorno il protagonista era stato
Adriano, l'Imperatore aveva guidato i suoi con una splendida, indimenticabile tripletta. E anche allora aveva trovato il Milan, ai quarti, rimediando però due pesanti sconfitte con Ševčenko sugli scudi. I rossoneri erano arrivati fino alla finale, contro il Liverpool. Ma questa è un'altra storia. Lo Scudetto 2004/2005 era andato alla Juve, ma con un "dispetto" nerazzurro: 0-1 al Delle Alpi di Torino con rete di
Cruz.
In estate l'allenatore era rimasto
Roberto Mancini, ma dopo la rescissione del contratto
Vieri si era incredibilmente accasato al Milan. Il presidente Moratti aveva convinto il Real a cedere due pilastri come
Samuel e
Figo. Dal Chievo era arrivato anche un giovane portiere che di strada ne farà:
Júlio César. L'Inter aveva chiuso il 2005 vincendo la Supercoppa Italiana ai danni della Juventus, ai supplementari. 0-1 e rete di Verón, oggi vicepresidente dell'Estudiantes.
Così, era arrivato il record delle 40 vittorie in un anno solare. Una sorta di preludio rispetto all'anno 2006, in cui l'Inter portò a casa sia Scudetto che Coppa Italia. E il capitano? Manco a dirlo, era Javier Zanetti. Bei tempi.