Anche in casa nerazzurra è tempo di bilanci, con un occhio attento rivolto al prossimo futuro. Il vecchio calendario del 2023 lascia spazio al nuovo anno, gli appuntamenti in agenda sono già tanti ma il quotidiano Tuttosport individua due cicli ravvicinati di partite che, per i nerazzurri, potrebbero risultare decisivi per l'economia dell'intera stagione.
Il primo periodo va dal 28 gennaio al 10 febbraio: due trasferte impegnative contro Fiorentina e Roma e, nel mezzo, il derby d'Italia contro la Juventus a San Siro.
Il secondo tour de force è invece a marzo, nella settimana che va dal 10 al 17: i nerazzurri vanno prima a Bologna e poi a Madrid per il ritorno degli ottavi di finale di Champions, prima di ospitare il Napoli in casa.
Ricaricare le batterie
Il calendario fitto di impegni non concederà troppo riposo al gruppo di Inzaghi. Ecco allora che la mini-sosta di capodanno è una manna per i nerazzurri, un'occasione unica per ricaricare le energie. Anche perché, alla lunga, i risultati dicono che la stanchezza si è fatta sentire: le ultime prestazioni hanno portato alla luce un'Inter definita «
stanca e malconcia» da
Tuttosport. Non è un dunque un caso che il
primo passo falso sia arrivato proprio adesso. Le assenze di
Lautaro e
Dimarco non hanno certo aiutato e, anche se trapelano buone notizie sul rientro a disposizione di entrambi per la gara dell'Epifania contro il
Verona, prevale la prudenza.
Gli errori del passato
Il quotidiano torinese riporta anche le "crisi" nerazzurre degli ultimi anni, una costante del girone di ritorno: nella prima stagione di
Inzaghi solo 7 punti in 7 giornate tra il 5 febbraio e il 19 marzo che sono costati lo Scudetto, mentre lo scorso anno le 5 sconfitte in 7 partite tra il 26 febbraio e il 15 aprile hanno fatto rimediare ai nerazzurri solamente 4 punti. Persino nel trionfale anno di
Conte l'Inter fece registrare una flessione nella seconda parte della stagione tra marzo e aprile, ma le 6 vittorie – tutte con un solo gol di scarto – risultarono decisive per le sorti del campionato. Non sbagliare nei momenti chiave potrebbe allora, davvero, segnare un cambio di passo rispetto al recente passato.