Sommer Svizzera Europeo. Con Euro 2024 arrivato all'ultima tornata della fase a gironi eliminatori, prosegue  “Nerazzurri all’Europeo”, la rubrica dedicata ai campioni nerazzurri impegnati nella rassegna continentale in programma in Germania dal 14 giugno al 13 luglio. Questa estate, mentre le nazionali si sfidano per il titolo conquistato a Wembley tre anni fa dall’Italia, seguiremo da vicino le prestazioni dei Campioni d’Italia che svestiranno momentaneamente il nerazzurro per rappresentare i colori dei rispettivi paesi. Ogni settimana, racconteremo le prestazioni le emozioni e i momenti decisivi dei nostri beniamini, dentro e fuori dal campo. Novantasette minuti e venti secondi. Il cronometro di Croazia-Italia segna queste coordinate quando dal piede destro di Mattia Zaccagni parte la parabola cosiddetta alla Del Piero che, come 18 anni fa e nei minuti finali di gara, permette all'Italia di chiudere le valigie e andare a Berlino per giocarsi una gara fondamentale, contro un'avversario ostico, meno neutrale di quanto ama dichiararsi e con un custode che di Appiano Gentile è assiduo frequentatore dall'inizio della scorsa stagione.

Vecchi conti da saldare

Il tiro a giro di Zaccagni, che ha messo fine alle velleità di qualificazione della Croazia e permesso all'Italia campione in carica di accedere alla fase a eliminazione diretta, ha definito con sicurezza la prima sfida valida per il passaggio ai quarti di finale di Euro 2024. Sabato 29 giugno alle ore 18, l'Italia, che dovrà recuperare le forze e soprattutto la forza del "Blocco Inter", apparso in difficoltà nelle prime uscite azzurre, è chiamata a una sfida delicata contro un avversario che non vince in gare ufficiali con gli Azzurri dal 1993 ma che è noto per non aver permesso alla nazionale di volare al Mondiale 2022 in Qatar: la Svizzera. La squadra rosso crociata ha superato il turno anch'essa da seconda del girone, arrivando a due minuti dal primato, vanificato dal colpo di testa di Niclas Füllkrug. La gara dell'Olympiastadion di Berlino, impianto che rievoca le magiche notti mondiali del 2006, metterà di fronte alla nazionale italiana un autentico spauracchio, un muro elvetico capace di fermare l'Italia per due volte consecutive, in particolare dagli undici metri. I ragazzi nerazzurri del gruppo di Spalletti, per passare ai quarti di finale, dovranno misurarsi con i riflessi e i balzi di Yann Sommer, 35enne saracinesca della Svizzera e dell'Inter Campione d'Italia. Arrivato in estate dopo un lungo tira e molla con il Bayern Monaco, Sommer ha presto messo i lucchetti alla porta dell'Inter con ben 19 clean sheet in campionato e 26 totali in 48 presenze. Un dato impressionante che certifica la forza difensiva dell'Inter, affermatasi come una dei migliori fortini d'Europa e confermando la tradizione che vede la squadra Campione d'Italia come la meno battuta a livello di gol in campionato. "Sommer is magic" possono cantare in Svizzera per celebrare il loro portiere e festeggiare l’accesso agli ottavi, dove saranno una mina vagante da non sottovalutare. Noi italiani lo sappiamo bene dopo l’eliminazione nelle qualificazioni mondiali. E lo sanno anche la Germania, uscita con un faticoso pareggio per 1-1 dall'ultima giornata del girone A e la Francia, eliminata ai rigori nel precedente Europeo grazie alla parata decisiva del classe '88 su Mbappé. L'estremo difensore nerazzurro è uno dei punti di forza della nazionale di Murat Yakin; super affidabile, come possono testimoniare all’Inter, trasmette sicurezza e, quando pensa all’Italia, sorride non solo per i rigori parati a Jorginho ma soprattutto per lo scudetto vinto al primo tentativo con la miglior difesa, subendo solo 22 reti. Sarà ancora lui il titolare nerazzurro, anche se la società vuole affiancargli un secondo più giovane pronto a raccoglierne l’eredità negli anni successivi. Per il momento, la Svizzera si gode il suo portiere magico. Quando arriva l’estate e si gioca l’Europeo con eliminazione diretta e possibili rigori, i tifosi elvetici potranno intonare il coro ispirato alla hit di Playahitty del 1994 con ancora più entusiasmo, mentre l'Italia dovrà necessariamente vendicare le ultime delusioni legate ai colori svizzeri per continuare sulla strada verso la finale del 14 luglio.
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