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Emergono novità in relazione all'inchiesta curve, con Inter e Milan che in questi giorni stanno cercando di gestire la situazione dall'interno e non cedere agli attacchi mediatici. Nel mentre, la giustizia sportiva sta facendo il suo corso, e lo scenario per le due milanesi potrebbe essere meno grave del previsto in caso venisse dimostrata la loro colpevolezza. 

Si va verso una multa

Stando al comma 1 dell'articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva, si legge come alle società sia di fatto vietato contribuire con interventi finanziari alla costituzione o al mantenimento del gruppi organizzati, proprio come il comma 10 dello stesso articolo impedisce ai tesserati di un club di avere rapporti con gli esponenti di tale tifo. 

Bene, nel caso Inter e Milan dovessero aver violato uno dei precedenti commi non rischiano comunque una penalizzazione sul campo, bensì una multa, la cui cifra può variare ma non andrebbe a superare in nessun caso quota 50.000 come previsto dall'articolo. Perché i tifosi di Inter e Milan possono stare tranquilli? Grazie ad un precedente, quello della Juventus nel 2017 per i rapporti con la Curva Sud, con la Procura Figc che condannò l'allora presidente Andrea Agnelli a 50.000 euro di multa e 30 mesi di inibizione, poi trasformati dalla Corte Federale nell'annullamento dell'inibizione per Agnelli e 600.000 euro di multa ai bianconeri con la chiusura della curva per un turno. La speranza comune e per il bene dello sport è comunque quella che non venga provata nessuna correlazione tra la società e tali atti, proprio come spera qualche vecchia conoscenza

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