Zanetti
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Il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti è stato ascoltato per due ore dalla Dda (direzione distrettuale antimafia) come persona informata sui fatti nell'ambito delle possibili pressioni ricevute dagli ormai ex capi ultras della Curva Nord.

Dopo che l'altro ieri era stato il turno del tecnico Simone Inzaghi di deporre la sua versione dei fatti, ieri anche la leggenda nerazzurra ha chiarito la sua posizione nella vicenda, escludendo coinvolgimenti o pressioni per concedere più biglietti in vista della finale di Istanbul nel 2023. 

Ecco la posizione di Zanetti

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Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Zanetti nell'interrogatorio ha parlato del rapporto con Marco Ferdico, ex capo della Nord e ora in carcere con l'aggravante di stampo mafioso, e della questione biglietti finale di Champions. L'ex capitano ha ammesso che Ferdico gli avesse effettivamente “accennato la questione riguardo i biglietti per Istanbul”.

“Io ne parlai con la base della dirigenza, non con Marotta” ha messo a verbale l'ex capitano, spiegando come la “questione” fosse già conosciuta dalla società e di come lui non avesse “compiti esecutivi nel board”. 

Zanetti ha inoltre chiarito di non aver ricevuto alcuna minaccia o pressione dal direttivo della curva e ha definito il rapporto con esso come “normale e tranquillo”.

Infine, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella presunta soffiata alla curva su una possibile indagine a loro carico e ha negato anche qualsiasi tipo di contatto fisico con Bellocco, il rampollo di una famiglia di ‘ndrangheta e ultras ucciso il 4 settembre da Andrea Beretta anch’egli ex capo della curva nord.

“L'ho visto una volta, me lo hanno presentato alcuni membri della cruva in una situazione del tutto conviviale”, ha chiarito Zanetti.

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