Non c'è tregua nell'inchiesta “Doppia Curva” che nelle scorse settimane ha portato all'arresto di diciannove membri delle tifoserie organizzate di Inter e Milan. Tra i reati commessi, si parla di bagarinaggio dei biglietti e riscossione del pizzo sugli introiti derivanti dal parcheggio esterno allo stadio San Siro.

Nel calderone dell'inchiesta però non sono solo finiti gli ultras delle due società ma la Procura ha deciso di interrogare anche qualche membro delle due società in qualità di "persone informate sui fatti". Tra di loro troviamo i nomi dell'attuale allenatore dell'Inter Simone Inzaghi, dell'ex calciatore nerazzurro Milan Skriniar e del capitano rossonero Davide Calabria che verranno ascoltati dalla Procura, ma, anche se non indagati, potrebbero rischiare di pagare un caro prezzo.

Inzaghi, Calabria e Skriniar: cosa rischiano?

Sull'edizione odierna del quotidiano “La Repubblica” appare un articolo che prova a fare chiarezza su ciò che i tre soggetti interessati rischierebbero in caso la giustizia sportiva dovesse contestare il comma 10 dell'articolo 25 del Codice di giustizia sportiva. In caso venissero reputati colpevoli, le sanzioni sarebbero una multa da 20 mila euro e una squalifica di breve durata.

Tutto dipenderà capendo se i contatti con le tifoserie dei tre tesserati siano stati sporadici e in un periodo temporale abbastanza lungo oppure se le relazioni siano state più lunghe e durature da creare un rapporto tra le parti. A dichiarare tutto ciò è stato l'avvocato Federico Venturi Ferriolo dello studio legale LCA, uno degli studi legali che segue il caso aperto dalla procura.

Nei prossimi giorni verranno ascoltate le versioni dei diretti interessati e poi ne sapremo di più sul destino che attende Inzaghi, Skriniar e Calabria.

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