La pausa delle nazionali, ha spento i riflettori sul campionato in corso, ma la prossima gara rappresenta uno dei momenti chiave della stagione: Juventus - Inter. Il derby d’Italia è la partita delle partite, il momento più atteso, e mai come quest’anno, il rumore dei nemici si fa sempre più assordante. L’annata 2003/2004, è consegnata agli annali come una delle più altalenanti e nevrasteniche della storia nerazzurra. Il percorso in Champions è ancora oggi inspiegabile vista la clamorosa impresa ad Highbury contro l’Arsenal degli invincibili e terminato con un grigissimo pareggio a Kiev contro la Dinamo, consentendo alla non irreprensibile Lokomotiv Mosca di accedere alla fase successiva. Il campionato, concluso poi con un soffertissimo quarto posto, regalò ai tifosi momenti drammatici come la rimonta nel derby di ritorno, e situazioni di giubilo eterno come la doppia vittoria contro la Vecchia Signora.

Il trionfo

Sabato 29 novembre 2003, la truppa guidata da Zaccheroni espugnò il Delle Alpi con una prestazione incredibile. Leggendo gli undici nerazzurri che scesero in campo, appare evidente come la squadra fosse in assoluta emergenza vista l’assenza di giocatori del calibro di Materazzi, Cannavaro e Vieri. L’Inter però, sfoderò una prestazione di assoluto livello, mettendo in campo un furore agonistico d’altri tempi. Nei 90' di gioco, l’inedito duo Adani - Gamarra, concesse di fatto un’unica occasione alla Juve, poi sprecata da Camoranesi. Pasquale, Almeyda, Cristiano Zanetti e Van der Meyde, offrirono una lectio magistralis dal titolo “Lotta e Governo, la linea di centrocampo secondo la working class”, un evento unico ed irripetibile. La coppia offensiva formata da Oba Oba Martins e Julio Cruz, fece strabuzzare gli occhi dei tifosi per affinità elettiva e completezza tecnico - fisica. Oltre alla doppietta del Jardinero Cruz, gli addetti ai lavori celebrarono l’incredibile prestazione del giovane nigeriano che per tutta la gara, non diede un attimo di tregua alla retroguardia bianconera rendendosi protagonista del terzo squillo della gara. In poche parole: una serata perfetta! Avrebbe potuto essere l’inizio di una lunga cavalcata, ma ben presto si rivelò un’illusione, l’ennesima di quegli anni così confusi. Anzi, confusi ed emozionanti! Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare la doppietta di Cruz e il balletto di Oba Oba dopo il terzo gol. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare i tre boati che squarciarono il cielo di Torino. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare la telecronaca di Roberto Scarpini ed i suoi infiniti “CALMA RAGAZZI”. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare una delle serate manifesto della Pazza Inter. https://youtu.be/c2ItxGX11Z0?si=1Z8twBx1rJnBAOFc TABELLINO Juventus: Buffon, Thuram, Montero, Legrottaglie, Birindelli, Camoranesi (46’ Di Vaio), Appiah (70’ Conte), Tacchinardi, Nedved (72’ Miccoli), Del Piero, Trezeguet. Allenatore: Lippi Inter: Toldo, J. Zanetti, Adani, Gamarra, Cordoba, Van der Meyde (57’ Emre), Almeyda, C. Zanetti, Pasquale (89’ Brechet), Cruz (82’ Recoba), Martins. Allenatore: Zaccheroni Reti: 12’ e 69’ Cruz, 75’ Martins, 89’ Montero
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