Milan, quanti rimpianti: tanti ex ceduti tra delusioni e amarezza ora sono a livelli top. Giocatori che in rossonero non sono mai sbocciati nonostante le grandi aspettative come
Charles De Ketelaere, giovani talenti che non avevano sbloccato tutto il loro potenziale come
Brahim Diaz, per arrivare fino a chi ha lasciato il club a parametro zero e ha trovato fortuna altrove.
Il trequartista belga arrivato a Milano l'estate scorsa dal
Bruges per 35 milioni di euro ha chiuso la sua prima esperienza in rossonero con soltanto un assist e zero reti in 40 presenze, facendo allarmare tutti coloro i quali si erano innamorati di lui e dei suoi 18 gol nella stagione precedente. Alla corte di
Gasperini, comunque, il ragazzo sembra rinato ed è già a quota 6 gol e 6 assist in 21 gare di
Serie A disputate.
Discorso simile per
Brahim Diaz: quello con il
Lipsia in
Champions League è stato il suo ottavo gol stagionale con il
Real Madrid dopo una serie di prestazioni autorevoli anche da sostituto o subentrato all'inamovibile
Bellingham. Per il ragazzo di Malaga sono state 7 le realizzazioni nella sua stagione più prolifica al
Milan.
Milan, quanti rimpianti: tutti gli ex che da flop in rossonero sono diventati top
L'amarezza più grande la provocano due addii in particolare che non hanno nemmeno portato guadagno nelle casse della società: quelli di
Franck Kessie e
Hakan Calhanoglu. Il primo, promesso sposo del
Barcellona, aveva lasciato Milanello dopo essere stato uno dei protagonisti nella vittoria dello scudetto. Da lì in poi ha vinto
Liga e
Supercoppa di Spagna con i Blaugrana, per poi farsi sedurre dagli stipendi stellari dell'Arabia Saudita all'
Al-Ahli. Proprio l'ingaggio era stata la causa della sua separazione dal Milan (7 milioni la cifra richiesta, 5,5 quelli offerti). L'ultimo "sgarbo" del mediano è la vittoria della
Coppa d'Africa con la sua
Costa d'Avorio.
Un caso simile è stato quello di
Calhanoglu: richiesta di 5 milioni, offerta di 3,5, trattativa saltata e approdo in nerazzurro nell'estate 2021. Ovviamente il rimpianto cresce oggi vedendo un'
Inter in testa alla classifica, in lizza con le big europee, e con un Hakan più che mai leader del centrocampo. Sembrava una mossa azzardata il passaggio per motivi economici da una sponda all'altra di Milano, causa di striscioni e sfottò, ma al momento i numeri di Calhanoglu (9 gol e 3 assist in campionato) lasciano l'amaro in bocca solo ai tifosi rossoneri.