Dopo un lungo periodo di discussione con i vertici della politica per decidere sul futuro di San Siro come casa di Inter e Milan, entrambe le società hanno iniziato a guardarsi altrove e se il Milan si trasferirebbe a San Donato, che l'Inter sposterà la propria casa a Rozzano pare ormai del tutto certo. Nelle caselle email dei tifosi interisti, ieri è comparso un sondaggio nel quale si chiedeva di rispondere a diverse domande e tra queste alcune facevano riferimento al mezzo utilizzato per recarsi allo stadio. La conferma del nuovo impianto a Rozzano arriva anche da un'immagine inserita nella comunicazione della società nerazzurra in cui si vede, inquadrata dall'alto, il progetto della nuova struttura. Come riporta La Gazzetta dello Sport, Zhang avrebbe bloccato un'ampia area di circa un milione di metri quadri a solo un chilometro dal Forum di Assago. L'impianto sarebbe ben visibile dalla Tangenziale Ovest e dall'autostrada A7 Milano-Genova. Per ora il progetto è chiaro solo nella sua posizione più che nella forma, anche se la preferenza dell'Inter al momento sembra essere uno stadio ovale. Il progetto verrà affidato allo studio internazionale Populous, lo stesso della "Cattedrale" a San Siro, avrà una capienza di settantamila posti, come si era pensato all'inizio, e all'esterno dello stadio si parla di "una cittadella dello sport e spazi di accoglienza".

Il nodo principale da sciogliere è quello della viabilità

Per il momento, quello della viabilità è il nodo principale da sbrogliare, soprattutto in un'area densa come quella in questione. L'azienda che ha in concessione quel tratto autostradale, la Milano Serravalle-Milano Tangenziali S.p.A. sarebbe stata contattata per discutere le prime questioni, come la possibilità di costruire un nuovo passaggio pedonale dalla metro dedicato al flusso di tifosi, l'eventualità di spostare il casello autostradale per chi arriva da Milano sud e via discorrendo. L'idea di fare il proprio stadio a Rozzano ormai non è più solo astrazione, il prossimo passo potrebbe essere la presentazione del "progetto di fattibilità tecnico-economica", nodo cruciale dell'iter nerazzurro quando venne pagato un milione e mezzo per l'esclusiva sull'area di proprietà di Infrafin, società del gruppo Cabassi. Come conclude La Gazzetta dello Sport, questa scadrà il 30 aprile e tra gennaio e febbraio sono previsti sviluppi sulla questione.
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Alessandro "Spillo" Altobelli