Oaktree, prestito Inter: la scadenza del 20 maggio per la restituzione del capitale sborsato dal fondo americano si avvicina sempre di più e la situazione di Steven Zhang non è migliorata. Fra due mesi, infatti, il capitale da ripagare sarà appesantito dagli interessi accumulati nei 36 mesi di durata del finanziamento: una cifra che si aggira intorno ai 100 milioni di euro. Riuscire a mantenere la proprietà della società nerazzurra sembra sempre di più una corsa contro il tempo, una missione impossibile per Zhang che, però, è determinato a giocare tutte le proprie carte fino all'ultimo senza nessuna intenzione di mollare il colpo.

Oaktree, doccia gelata per Zhang: "Improbabile che paghi, e tenere l'Inter così..."

Il presidente Zhang, dall'altra parte immagine del fondo USA Oaktree Il presidente nerazzurro era fiducioso di avere fatto le mosse giuste per assicurarsi un riscadenziamento del prestito concesso dal fondo USA, che invece ieri ha risposto con un temporaneo no. Stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, Oaktree non ritiene che il pagamento dei 100 milioni di interessi e l'aumento del tasso degli stessi (dal 12% ad un ipotetico 16%) possa essere sufficiente per concedere ancora 2 o 3 anni supplementari di tempo. Di mesi alla scadenza ne mancano ancora due e si tratterebbe solamente di spostare la deadline più avanti: il tempo per farlo c'è, ma tutto dipende dalla volontà del fondo che considera troppo rischioso lasciare il club ancora nelle mani di Suning. La paura degli americani è di ritrovarsi ancora nel 2026 o 2027 in una condizione simile a quella odierna, ovvero con Zhang di nuovo non in grado di restituire il denaro. Anche Repubblica spiega come la strada che porta ad una soluzione con l'attuale presidente ancora alla guida dell'Inter sia in salita: per il team che segue la pratica del fondo americano, infatti, Zhang sarebbe classificato come "unlikely to pay", cioè tra i debitori identificati come "improbabile che paghino". Il bilancio nerazzurro è meno rosso anno dopo anno, ma la perdita è ancora evidente: -85,5 milioni al 30 giugno 2023, meglio dell'anno precedente chiuso a -140. Il mercato calciatori con saldo attivo ha aiutato ma si è ancora molto lontani dal pareggio di bilancio, con un patrimonio negativo netto di 161,9 milioni e un indebitamento lordo complessivo che dopo i costi della passata stagione ammonta a 807 milioni.
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