La giornata di ieri è stata indimenticabile per chiunque l'abbia vissuta. Giocatori e tifosi hanno dato vita ad uno spettacolo che non si era mai visto, celebrando in maniera unica lo Scudetto della seconda stella. Uno dei protagonisti indiscussi di questa giornata di festa è stato sicuramente Nicolò Barella. Il centrocampista sardo, dal cuore nerazzurro, è stato l'attore principale in diversi momenti della giornata. Trascinatore in campo, ma anche fuori, ha dato vita a momenti che resteranno in maniera indelebile nei ricordi di tutti i tifosi interisti: dai cori fatti partire dal bus scoperto durante il percorso organizzato dalla società, all'intrattenimento insieme a Dimarco e Darmian nel post presentazione della squadra dalla terrazza in piazza Duomo.

Festeggiare sì, ma con rispetto

bus scoperto inter barella Una delle volontà manifestate chiaramente dal presidente Zhang era, appunto, quella di festeggiare questo importante traguardo della storia nerazzurra senza dimenticare il rispetto verso gli avversari e la sportività. Da vice capitano qual è, Nicolò Barella ha saputo seguire scrupolosamente questi dettami del patron nerazzurro, seppur la gioia, il tifo e il momento di euforia della festa potessero in qualche modo deviarlo da questa linea. Invece ha saputo festeggiare con il suo popolo, intonando e cantando a scuarciagola per più di 8 ore, senza mai cadere nel tranello delle offese. Lo stesso Nicolò ha di fatto rifiutato di sventolare uno striscione anti Milan che gli è stato proposto dai tifosi durante il percorso del bus ed ha interrotto diverse volte i cori offensivi verso il giocatore rossonero Theo Hernandez cercando di riportare l'attenzione sul gruppo squadra e sui protagonisti principali di quest'annata fantastica.  
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