Serie A a 20 squadra. Nella giornata di ieri, si è tenuta l'assemblea dei club di Serie A, in funzione delle riforme proposte per il campionato italiano di massima serie, in cui alcune misure sono state ampiamente dibattute nei giorni precedenti. Tra le riforme in programma nel disegno, quella che fatto più discutere è quella relativa alla riduzione delle squadre partecipanti al campionato italiano. La proposta era di portare la Serie A da 20 squadre a 18. Una misura che però non è stata accolta molto bene dalla totalità dei club del campionato .

Serie A a 20 squadre: i voti

Serie A logo   Proprio nell'assemblea dei club di ieri, lunedì 12 gennaio, è stato deciso in che modo procedere sul fronte della riduzione delle squadre del campionato. Dalla votazione è emerso che 16 club si sono detti favorevoli al mantenimento dello status quo - quindi con la Serie A a 20 squadre -, contro i 4 voti favorevoli alla riduzione a 18 squadre. A sostenere la riforma del format del campionato italiano sono stati soprattutto Inter, Juventus, Milan e Roma. Alla vigilia dell'assemblea, si prospettava una spaccatura interna alla Lega Serie A - che è avvenuta, ma non così netta e pesante: nonostante rumors su una lite tra Claudio Lotito, presidente della Lazio, e Angelo Capellini, avvocato dell'Inter, l'assemblea si è comunque tenuta su toni tranquilli ed educati (come ha affermato anche il presidente del Torino, Urbano Cairo). I quattro club hanno voluto sostenere con una netta posizione la questione delle riduzione delle squadre di Serie A. I motivi portati avanti dalle big sono legati alla questione del calendario e sul numero di partite giocate: dall'anno prossimo, con l'arrivo del nuovo Mondiale per club e con la nuova Champions League, le partite potrebbero aumentare in maniera esponenziale. Si tratta di un carico di impegno ulteriore, che potrebbe condizionare l'andamento delle squadre impegnate su più fronti e - secondo il presidente del Milan, Paolo Scaroni - potrebbe comportare anche degli infortuni. A sostegno della riforma delle 18 squadre, arriva il principio per cui i club vorrebbero tutelare i propri giocatori. La posizione favorevole al mantenimento delle 20 squadre in Serie A è espressa anche dalle dichiarazioni di Cairo. Il presidente granata ha etichettato il tentativo di riforma dell'Inter, della Juventus, del Milan e della Roma come quello di voler costruire una "Superleghina" (riferendosi al tentativo della Superlega): il patron del Torino ha espresso che si sono verificati comportamenti sbagliati, in cui è venuto meno il rispetto reciproco. Sullo sfondo rimane confermata la prossima assemblea federale, convocata dal presidente della FIGC Gabriele Gravina. In quell'occasione, si potrebbe optare per la rimozione del diritto d'intesa - la norma che permette alle leghe di bloccare le decisioni sul proprio campionato anche se prese con il 75% di voti favorevoli dal Consiglio federale. In quel caso, la rimozione darebbe alla FIGC la possibilità di attuare una riforma unilaterale dei campionati.
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Alessandro "Spillo" Altobelli