Stefan De Vrij, contro l'Atletico l'occasione di riprendersi l'Inter
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De Vrij e l'Inter. Stasera l’Inter sfiderà l’Atletico Madrid nella gara di andata degli ottavi di Champions League. È il primo grande test europeo della stagione per i nerazzurri, che vogliono emulare il percorso trionfale della scorsa edizione. L’ambiente è compatto e l’obiettivo è chiaro: tornare in finale, stavolta per vincerla. Il match contro i colchoneros dirà molto sulle potenzialità dell’Inter, che in Serie A ha finora sorpreso tutti per qualità di gioco ed efficacia. Simone Inzaghi dovrà fare i conti però con un problema in vista di stasera: sarà assente Francesco Acerbi.
Il difensore della Nazionale, arrivato a Milano ormai un anno e mezzo fa, ha convinto anche i più scettici ed è diventato un autentico leader del reparto. A sostituirlo sarà Stefan De Vrij, che ha la grande occasione di dimostrare di essere ancora un difensore top a livello europeo e mondiale.
De Vrij è arrivato a Milano a parametro zero dalla Lazio nell’estate del 2018. Fu un colpo semplicemente sensazionale per l’epoca, in quanto l’olandese aveva un valore di cartellino che assestava tra i 40 e i 50 milioni di euro. Il primo anno all’Inter ebbe come allenatore Luciano Spalletti, che lo impiegò principalmente come centrale di destra della sua difesa a quattro, ruolo nel quale si disimpegnò egregiamente. La vera svolta di De Vrij all’Inter arrivò solo l’anno successivo, quando sulla panchina dell’Inter arrivò Antonio Conte.
Il tecnico salentino diede al suo numero sei le chiavi della propria difesa, schierandolo per tutta la stagione come centrale nella sua difesa a tre. In quel ruolo, già conosciuto ai tempi della Lazio proprio sotto l’egida di Simone Inzaghi, ebbe un rendimento spaziale. La stagione 2020/21 fu quella della consacrazione. I nerazzurri a fine anno sollevarono ben 11 anni dopo l’ultima volta lo Scudetto e De Vrij fu incoronato come migliore difensore dell’intero campionato.
L’estate del 2021 rappresenta un crocevia importante per la storia dell’Inter e per la carriera di Vrij. Antonio Conte, che non reputò il progetto conforme con quelle che erano le sue ambizioni, decise di rescindere il proprio contratto che lo legava al club nerazzurro. Marotta e Ausilio non si lasciarono trovare impreparati e contattarono subito Simone Inzaghi, che dopo pochi giorni firmò. La scelta ricadde sul tecnico piacentino per via del suo modulo utilizzato alla Lazio, il 3-5-2, lo stesso usato da Conte nel suo biennio a Milano. De Vrij avrebbe ritrovato il proprio maestro, che lo rese uno dei migliori difensori in Italia nella capitale proprio nel modulo che avrebbe riproposto all’Inter. I presupposti erano decisamente quelli per assistere ad un altro anno di De Vrij ai livelli a cui aveva abituato gli interisti. Invece, proprio nel momento probabilmente migliore della sua carriera, l’olandese mostrò una flessione importante sul piano delle prestazioni offerte.
Dopo una stagione personale caratterizzata da molte ombre e poche luci, anche il campionato dell’Inter ebbe un epilogo negativo, anzi, forse il peggiore immaginabile. Fu buttato via uno Scudetto che a febbraio sembrava già cucito sul petto dei nerazzurri, in più a strapparglielo fu il Milan, che da sfavorito celebrò la vittoria del tricolore. L’anno successivo le cose non migliorarono per De Vrij, che dopo poche giornate si vide rubare il posto dal neo-arrivato Acerbi. Passò dall'essere una colonna della difesa a panchinaro in un anno e mezzo.
De Vrij e l'Inter: l’esperienza in nerazzurro
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