Supercoppa italiana: alla vigilia di Inter-Lazio parla Henrikh Mkhitaryan in conferenza stampa insieme a Simone Inzaghi. Il nome ideale, il suo, per accompagnare il mister a meno di 24 ore dalla partita che può garantire l'accesso alla prima finale della stagione: sono ben 22, infatti, i trofei vinti in carriera dal centrocampista originario di Erevan, ancora affamato di vittorie.

Supercoppa, Mkhitaryan: "Vincere è sempre un piacere"

La novità per il numero 22 nerazzurro e per i suoi compagni sarà il nuovo formato della competizione, per il primo anno in assoluto organizzata con il sistema della Final Four, ma la concentrazione e la voglia di vincere rimangono le stesse di sempre, come conferma il calciatore. L'avversario, a detta sua, è una squadra che sa come giocare, come attaccare e come difendere, e contro la quale l'Inter ha sempre avuto difficoltà. Per Henrikh, contro gli uomini di Sarri sarà necessario dare anche più del 100% e fare del proprio meglio non solo per il calibro dell'avversario, ma perché la partita da disputare è una semifinale ed entrambe le squadre vorranno fare di tutto per assicurarsi un biglietto per la finale. L'aspetto psicologico è stato fondamentale dopo la scorsa edizione, quando l'Inter aveva accusato un calo di concentrazione e aveva perso punti preziosi nelle successive sfide di campionato, ma l'armeno si è detto fiducioso nelle potenzialità della squadra. La testa sarà tutta alla Lazio e alla Supercoppa, ma nello spogliatoio non c'è nessun timore che quel deficit di attenzione si possa ripetere anche in questa stagione. Sull'arrivo di Tajon Buchanan, centrocampista canadese acquistato dal Bruges in questa finestra di mercato, Mkhitaryan regala solo commenti positivi: qualità, velocità e tecnica le doti più impressionanti del 24enne che daranno un aiuto fondamentale alla squadra. Nonostante quindi il ragazzo si debba ancora adattare alla lingua, al nuovo ambiente e alla cultura, l'impressione dei compagni è molto positiva. Impossibile evitare una domanda sullo sviluppo del calcio proprio in Arabia Saudita, dove le quattro finaliste si contenderanno il primo trofeo stagionale. Il centrocampista nerazzurro ha speso parole di elogio per l'attività del governo saudita di promozione e finanziamento del settore calcistico, dicendosi in particolare sicuro dei risultati che saranno ottenuti nel giro di 4-5 anni a livello delle infrastrutture e delle scuole calcio.
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Alessandro "Spillo" Altobelli