Un 2024 senza rivali in Italia. Un inizio 2024 in cui l'Inter le ha vinte praticamente tutte e, a parte la sfida contro il Verona in cui la sofferenza degli ultimi minuti è stata tanta, lo ha fatto da grande squadra. Dopo il big match di ieri sera, i nerazzurri hanno ora 4 punti di vantaggio sulla Juve ma anche una partita in meno. Tutto merito di un gioco a memoria e di un'intensità che ha pochi rivali in Serie A. Gli uomini di Inzaghi stanno dominando questo campionato e non sembra ci sia modo di distoglierli dal principale obiettivo stagione: la seconda stella. Un grande lavoro svolto in questi tre anni dal tecnico piacentino che, adesso sì, può dire di vedere in campo la sua Inter, una squadra che suona il suo spartito alla perfezione. Sei partite vinte su sei tra campionato e Supercoppa. 18 vittorie in 22 partite in Serie A. 57 punti accumulati finora che, a parte le inseguitrici Juventus e Milan, vedono lontane anni luce tutte le altre compagini. I 57 punti conquistati sono la seconda performance di tutti i tempi, dopo i 60 punti conquistati nel 2006-2007 dall'Inter di Mancini, nell'anno post-Calciopoli. Ma il dato più importante e significativo riguarda la fase difensiva. In queste prime sei partite del 2024 sono solo 2 i gol subiti, uno con il Verona e uno (su rigore) con il Monza. Una solidità difensiva confermata da un altro dato importante e sottolineato ieri durante Inter-Juventus: L'Inter non ha mai subito gol dal 78' al 90' minuto, cioè in quella fase delle partite in cui le squadre si allungano, saltano le marcature ed è più facile commettere errori. I nerazzurri restano attenti per tutti e 90 i minuti di gioco e riescono a restare lucidi sino al fischio finale. Nel match di ieri sera, infatti, la Juve non ha mai fatto un tiro nello specchio della porta, e per di più i tre centrali nerazzurri sono stati spesso protagonisti nella fase offensiva, come la tentata rovesciata di Pavard dalla quale è scaturito l'autogol di Gatti. L'Inter di oggi è una squadra altamente consapevole della sua forza e della sua personalità. Poche volte va in sofferenza, sia nelle giornate in cui deve attaccare difese chiuse, sia quando deve affrontare avversari che vogliono giocarsela alla pari. L'Inter di questo inizio 2024 non ha rivali in Italia. Resta il derby di ritorno a provare a disturbare i sonni di Simone Inzaghi e dei suoi ragazzi. Un'Inter così, però, non ha moltissimi rivali anche in Europa. Nella gestione della palla la squadra nerazzurra in questo momento è al livello dei top club europei, soprattutto quando in campo ci sono gli undici titolari. La sinfonia è quasi perfetta, e con il senno di poi forse quella finale di Champions conquistata lo scorso anno sembrerebbe non esser più il frutto della casualità.
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Alessandro "Spillo" Altobelli