Il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia Claudio Lotito nel corso di queste ore si sta scontrando con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti per quanto riguarda il "Decreto Crescita". Salvo sorprese, la norma verrà rivista completamente e non sarà più applicabile al mondo del calcio. Secondo il ministro, infatti, il decreto sarebbe nocivo per i vivai italiani, in quanto le squadre preferiscono pescare giocatori dall'estero risparmiando, piuttosto che valorizzare i prodotti dei settori giovanili italiani, a parità di stipendio netto più costosi.

Cosa è il Decreto Crescita

La norma è ufficialmente in vigore dall' 1 maggio 2019. Nello specifico, permette ai datori di lavoro di risparmiare sullo stipendio lordo dei propri dipendenti, purché questi abbiano avuto la propria sede lavorativa all'estero nei precedenti due anni. Ovviamente, almeno fino ad ora, è stata applicabile anche dai presidenti delle società di calcio per quanto riguarda gli stipendi dei propri giocatori provenienti dall'estero. Gli arrivi di grandi campioni in Serie A negli ultimi anni sono stati facilitati da questo decreto, che permette ai club di offrire stipendi netti alti ai giocatori, risparmiando sul lordo.

Cosa cambia

La lotta che sta conducendo Lotito è affinché i contratti stipulati con il Decreto Crescita in essere non vengano variati. In parole povere, il presidente della Lazio vorrebbe che gli stipendi lordi dei giocatori che hanno firmato il contratto applicando il Decreto non cambino. Ad esempio, nell'Inter Marcus Thuram ha firmato un contratto quinquennale da 7 milioni netti annui. Al lordo, grazie alla norma, il francese costa all'Inter a bilancio 11,1 milioni di euro. Nel caso in cui le agevolazioni economiche venissero tolte anche dai contratti firmati prima della rimozione del decreto, il prezzo lordo a bilancio che l'Inter paga per il suo numero 9 aumenterebbe, andando ad assestarsi attorno ai 13 milioni di euro. I prossimi giorni saranno decisivi per sapere di più. Il presidente Lotito nelle prossime ore intensificherà i colloqui con il ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, e il sottosegretario all’Economia, Federico Freni.
Radio Nerazzurra chiude? sito offline e social fermi
Alessandro "Spillo" Altobelli