Alessandro Moggi, da poco agente di Valentin Carboni, ha incontrato la dirigenza nerazzurra per discutere il futuro del giovane attaccante che a giugno tornerà a Milano dopo il prestito al Monza. Quando in casa Inter si pronuncia il nome di Valentin Carboni, da qualche mese ormai c'è la certezza e la volontà da parte di tutta la dirigenza di non volerlo perdere: il giovane attaccante che quest'anno si è messo in mostra al Monza è una risorsa su cui l'Inter vuole investire per il futuro. Esistono tuttavia alcune incompatibilità, come il modulo con cui questa squadra si esprime (il 3-5-2 non è il modulo in cui il 2005 si trova meglio) e la difficoltà di Inzaghi nel puntare e fidarsi dei giovani. Ecco perché, quando scadrà il prestito col Monza, Carboni potrebbe essere utilizzato come contropartita nell'affare Gudmundsson. Una decisione delicata quella che la dirigenza dovrà affrontare nella prossima sessione di mercato. Ecco perché ci sarebbe stato un summit con Alessandro Moggi, da poco procuratore di Carboni, per discutere del futuro del talento classe 2005.

Il futuro di Carboni è all'Inter o altrove?

Carboni Monza esultanza Valentin Carboni ha saputo mettersi in mostra in questo suo primo anno "tra i grandi" tant'è vero che è presto entrato nel mirino di diversi club, italiani ed esteri, le cui offerte sono state prontamente respinte dalla società di Viale della Liberazione. Il potenziale per diventare un grande attaccante c'è tutto: gli manca solo la maturità tattica che solo l'esperienza e la continuità di gioco possono dargli. Ed è proprio questo che chiede il suo agente: continuità e spazio per il suo assistito. Dal canto loro, Inzaghi e l'Inter vorrebbero pensarci bene e avrebbero chiesto, in base a quanto riportato da calciomercato.com, di aspettare il ritiro della prossima estate per prendere una decisione definitiva. Dopo il primo anno al Monza, non è da escludersi che tornare all'Inter significherebbe per lui diventare il quinto attaccante di una squadra che l'anno prossimo sarà impegnata su moltissimi pronti e quindi necessita di una rosa ampia e di qualità.  L'argentino, pe3rò, potrebbe anche diventare una pedina di scambio per concludere l'affare Gudmundsson o Buongiorno, obiettivi altrimenti economicamente poco raggiungibili.
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