A seguito della clamorosa sentenza pronunciata nella giornata di ieri dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che ha decretato l'abuso di potere delle istituzioni calcistiche internazionali e che ha aperto alla possibilità di introdurre nel calcio mondiale una nuova competizione, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lancia una proposta per rivoluzionare il campionato italiano.

La Superlega anche in Serie A

Il progetto della Superlega, in agenda da almeno quindici anni, dapprima è stato presentato con grande entusiasmo per poi essere messo velocemente sotto naftalina, complici soprattutto le minacce di ritorsione da parte di UEFA e FIFA con multe ed esclusioni immediate nelle rispettive competizioni. Con la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e la fine del monopolio calcistico dei due principali organi calcistici mondiali, tutto potrebbe cambiare e i club saranno padroni del proprio destino. Tra i tanti "no" ricevuti, anche a seguito del giudizio dell'UE, c'è però chi ha aperto alla possibilità di istituire un nuovo torneo, uno dei "si" è arrivato dal Napoli, che attraverso le parole del presidente Aurelio de Laurentiis, intervistato dal Corriere dello Sport, ha accolto favorevolmente la sentenza. Fonti del club azzurro, ricordano come già in passato proprio AdL si fosse espresso a favore del progetto ideato da Florentino Perez e Andrea Agnelli nell'aprile 2021 e il presidente Campione d'Italia, nonostante la società fosse stata inizialmente esclusa dalla prima bozza di progetto del torneo, sarebbe pronto a intavolare un dialogo con altri grandi club per costruire insieme la strada per una clamorosa rivoluzione del mondo del pallone. Ma non solo in Europa perché De Laurentiis, si è espresso anche per quanto riguarda la Serie A.

Il modello americano in Italia

Dalle colonne del quotidiano sportivo bolognese, traspare sicuramente soddisfazione ma nessuna presa di posizione ufficiale da parte del Napoli con De Laurentiis, che ha definito "epocale" questo cambiamento, pronto ad aprire un ragionamento per progettare una Superlega anche nel campionato italiano: un torneo alternativo con criteri meritocratici, riservato alle sole squadre di città con un numero rilevante di tifosi per riempire al massimo gli stadi e aumentando così gli incassi, per quella che ha definito "Serie Elite". Il modello si poggia sullo stile NBA, dove al termine della stagione non sono previste ne promozioni ne retrocessioni ma con stadi pieni e incassi garantiti. Sempre secondo le parole di AdL, le società italiane, negli anni, hanno perso molto in termini di entrata economica e finché non si stabilisce che chi fattura di più ha più potere, nulla cambierà e i piccoli club continueranno la propria logica del risparmio perché il loro unico obiettivo è non retrocedere. Il presidente azzurro, del resto, era stato tra i pionieri dell'idea di un nuovo torneo fin dall'anno 2007, durante i primi anni di presidenza della società campana e rincara la dose consigliando, per opporsi all'egemonia delle grandi squadre, l'aggiunta di altre sette, otto club che possano avere gli stessi obiettivi e ambizioni.
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Alessandro "Spillo" Altobelli