L'esterno olandese interista si è reso protagonista di uno sfottò verso il rivale rossonero: un gesto che vale l'apertura delle indagini da parte della FIGC. Un altro modo di raccontare la rivalità tra Inter e Milan - al di fuori del rettangolo di gioco - è quello dei cori e degli striscioni. Le Curve delle due squadre hanno un repertorio abbastanza ricco in questo senso che, inevitabilmente, arriva anche ai giocatori delle due squadre. Con la festa di ieri per il ventesimo Scudetto dell'Inter, il duello tra Denzel Dumfries e Theo Hernandez si è spostato fuori dal campo. Con uno striscione abbastanza esplicito, l'olandese nerazzurro ha infiammato i tifosi e ottenuto le attenzioni della Procura federale che ha già raccolto le immagini per una plausibile inchiesta.

Caso Dumfries: festeggiamenti esagerati?

dumfries striscione theo festeggiamenti Il giorno prima del Derby di Milano - terminato con la vittoria interista che è valsa la seconda stella -, il presidente Steven Zhang aveva raccomandato alla squadra di evitare di alzare i toni per i festeggiamenti, nel rispetto degli avversari. Un comportamento che il patron nerazzurro non voleva vedere, come successo nel 2022, quando la sponda rossonera della città aveva intonato cori (accolti a squarcia gola dagli stessi giocatori milanisti) verso l'Inter e soprattutto Hakan Calhanoglu (che ha dato una bellissima lezione di stile e di sportività). L'appello del presidente Zhang, sembrava essere stato recepito e accolto dai giocatori. Tranne che per Denzel Dumfries: l'esterno olandese, infatti, preso dall'aria di festa ha raccolto uno striscione dai tifosi durante la parata dei bus per le strade di Milano. Lo striscione vede Dumfries tenere al guinzaglio un cane con la testa del terzino sinistro del Milan, Theo Hernandez. Uno sfottò decisamente sopra le righe che ripercorre il rapporto conflittuale dei due che va avanti da anni. Il caso - perché lo è diventato - è già finito tra le mani della Procura federale della FIGC. Da ieri sera, infatti, si cercano immagini e video che riprendano l'olandese con lo striscione - con una conseguente apertura di un fascicolo. Non il primo precedente: già nel 2022, proprio per i festeggiamenti dai toni scurrili da parte dei giocatori del Milan, la FIGC aveva punito con delle ammende giocatori e club. Stessa cosa, nel medesimo anno, con i festeggiamenti della Roma e in particolare di Nicolò Zaniolo. Rimanendo in casa giallorossa, il più recente caso è quello di Gianluca Mancini dopo il derby con la Lazio. In tutti i questi casi, sono arrivate delle multe per i giocatori - un destino quasi scritto per Dumfries. Nonostante questo episodio decisamente spiacevole che va a macchiare la parata e i festeggiamenti dell'Inter per il ventesimo Scudetto e per la seconda stella, una volta in Duomo i giocatori si sono resi protagonisti di un gesto sportivo: in senso opposto a quello striscione, è lo stesso Dumfries che affacciandosi su piazza Duomo ferma i cori contro Theo Hernandez da parte dei tifosi, trasformandolo nel coro "La capolista se ne va"; subito dopo a evitare altri cori contro il terzino francese e Rafael Leao è Nicolò Barella che esplicitamente chiede solo cori per l'Inter.
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