Asllani non delude. Non era scontata la vittoria di ieri sera, il Franchi non è mai un campo semplice da affrontare e Italiano i suoi giocatori ha imparato a plasmarli nella sua idea giovane di calcio, e poi c'erano Bonaventura, che quando vede l'Inter c'entra sempre la porta, e la voglia di invertire una tendenza che si sta facendo noiosa per i fiorentini. Ma Inzaghi è stato bravo, ha lavorato con i suoi in modalità 'risparmio energetico' e ha ottenuto il massimo risultato con una prestazione granitica e concreta, lontana dal suo calcio divertente e spumeggiante. Il mister forse non aveva altro modo di affrontare la gara, dovendosi reinventare il centrocampo a causa della squalifica che Barella e Calhanoglu hanno dovuto scontare. Al loro posto è stato il momento per Frattesi e Asllani di dimostrare le proprie qualità e provare a insidiare gli interpreti titolari di cui Inzaghi non vuole mai fare a meno. Il giovane centrocampista albanese aveva, probabilmente, il compito più difficile, non solo perché doveva sostituire un tuttofare come Calhanoglu, ma doveva farlo dimostrando di essere maturo abbastanza per imporsi in quel ruolo. E lo ha fatto.

Asllani non delude: un veterano al Franchi

All'Inter ormai da due anni, nelle ridotte apparizioni che ha collezionato in campionato fino ad ora, Asllani ha mostrato comunque un percorso di crescita rispetto alla scorsa stagione e questo lo aveva già sussurrato al pubblico di San Siro con qualche giocata illuminante come il lancio lungo per Dimarco nella sfida contro la Roma, vinta grazie al Tikus Thuram o la ricerca delle punte con le sue giocate di prima intenzione. Ma i tifosi interisti volevano vedere di più, e ieri sera Asllani con tanta umiltà e abnegazione, ha saputo far sentire la sua presenza. Sostituire in cabina di regia Calhanoglu non è affatto semplice, ma la riserva del turco l'Inter ce l'ha ed è di tutto rispetto: il 2002 albanese ha iniziato timidamente, giocando facile e un po' scolastico, forse intimidito anche dall'aggressività del centrocampo Viola, ma ha saputo trovare confidenza con il campo con il passare del tempo ed è diventato il vertice di centrocampo di riferimento per i suoi compagni. Da giovane talento in attesa di sbocciare, l'Asllani in campo al triplice fischio era in tutto e per tutto un veterano: qualità, sacrificio, maturità e personalità al servizio della squadra. La sua prestazione poi è stata coronata da un assist da tre punti: da calcio d'angolo, l'albanese serve un cross teso per Lautaro che trafigge la porta di Terraciano per il gol che restituirà la testa della classifica ai nerazzurri.

Asllani a lezione da Calhanoglu

Chiamato ai microfoni del post gara a DAZN, l'umiltà di Asllani è quasi tenera: la sua voglia di restare all'Inter in questi due anni è stata una promessa ma anche un obiettivo: competere con i campioni con cui condivide lo spogliatoio è sano per migliorarsi e poter poi sapersi guadagnare la fiducia del tecnico. Il suo maestro non può non essere Calhanoglu, che, insieme a Inzaghi, non gli hanno mai messo pressione in questi giorni di preparazione e anzi, lo hanno saputo tranquillizzare. "Chala mi aiuta tanto, è tempo per me ora di assumermi le mie responsabilità" dichiara ai microfoni TV il ventunenne, sfidando apertamente il suo mentore per un posto sempre più rilevante nella squadra. "Non sento più le partite come l'anno scorso" una dichiarazione di maturità notevole di cui Inzaghi saprà sicuramente ricordarsi: man mano che trascorrono i mesi, le gare peseranno sempre di più, sia sulle gambe che nella testa di chi vuole vincere e ha la pressione di doverlo fare, e avere a disposizione chi ha la personalità di affrontarle con il giusto spirito è fondamentale.
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Alessandro "Spillo" Altobelli