Una settimana difficile quella passata dall'Inter di Simone Inzaghi. L'eliminazione agli ottavi di finale di Champions League per mano dell'Atletico Madrid sembra aver fatto effetto sui nerazzurri, reduci dal pareggio contro il Napoli. Nella partita di ieri sera, al Meazza, contro i partenopei la formazione del tecnico piacentino è sembrata stanca, non giocando ai ritmi a cui ci ha abituato durante questa stagione. Al gol di Matteo Darmian risponde quello dell'ex di giornata Juan Jesus (su un calcio d'angolo nato da un errore - unico in stagione - nella costruzione dal basso). Per l'Inter è il primo stop in campionato nel 2024. Questi ultimi due risultati, uno che ha vietato l'accesso ai quarti di Champions, uno valido per la 29esima giornata di Serie A, hanno fatto già rimbalzare voci e opinioni negative intorno al mondo Inter. Una copertura mediatica negativa che non si era ancora vista in questa stagione e che ora sembra incentrarsi sul "record di punti" del campionato italiano.

Un record per condannare una stagione?

C'è un tipo di narrazione intorno all'Inter, nato proprio dopo l'eliminazione dalla Champions League e che dopo il pareggio contro il Napoli ha ritrovato nuova linfa vitale. La cosa che emerge è che "anche l'Inter è umana", che nessuno forse ha mai negato e che, anzi, risuona anche nelle dichiarazioni post-partita di Federico Dimarco: "Nessuno è imbattibile". Vero è che anche il mondo interista, tra tifosi e opinionisti, aveva già inviato un countdown Scudetto. La distanza dalle inseguitrici - ridottasi a +14 dal Milan secondo in classifica con il pareggio di ieri - è effettivamente ampia, che non sembra mettere in discussione la vittoria finale dell'Inter. La vista sulla seconda stella non si annebbia, ma era rimbalzata l'idea che gli uomini di Simone Inzaghi volessero a tutti i costi battere il record di punti: prima del pareggio partenopeo, l'Inter, infatti, poteva raggiungere i 105 punti in classifica (in caso avesse vinto anche le restanti partite), battendo il primato della Juventus di Antonio Conte del 2012/2013 (102 punti). Ai nerazzurri rimane la possibilità di battere questo record, nel caso dovesse vincere le 9 partite mancanti e arrivando a 103 punti. Un traguardo che ora ha un margine d'errore davvero ridotto. Così come scrive Tuttosport, il quale parla di una "beffa" che rende difficile la via per i 100 punti all'Inter - nonostante, secondo il noto quotidiano sportivo, lo Scudetto sia ormai più vicino ed è ampiamente possibile raggiungere l'Inter 2006/07 di Roberto Mancini a quota 97. Per TS, la gara di ieri contro il Napoli testimonia che per i nerazzurri sarà davvero difficile fare un percorso netto, privo di scivoloni o passaggi a vuoto, per il finale di stagione. La narrazione di oggi, quindi, dimentica del percorso di Lautaro (capocannoniere a quota 23 gol) e compagni di questa stagione, per sintetizzarlo nella difficoltà nel raggiungere e battere il record di punti in Serie A, detenuto dai bianconeri di Massimiliano Allegri - che fino a poco più di un mese fa erano primi ed oggi si ritrovano a -16 dalla capolista. La narrazione della settimana dopo la sconfitta di Madrid e il pareggio contro il Napoli è quella del "rumore dei nemici" di mourinhana memoria. Ma a rispedire al mittente queste velenose statistiche è lo stesso tecnico piacentino, il quale continua a fare scudo ai propri ragazzi (chiedendo il massimo sforzo per le partite restanti), complimentandosi con loro e facendo leva sul percorso stagionale (fatto anche da sconfitte) e che percorre la via dello Scudetto della seconda stella - che con o senza record di punti, di gol, di clean sheets (numeri che ad oggi danno ragione all'Inter), sarebbe strameritato e festeggiato nella maniera più opportuna.
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Alessandro "Spillo" Altobelli