Roma-Inter è sicuramente la partita più interessante del weekend calcistico in cui andrà in scena la 24°giornata di campionato. Una gara che ha visto uscire di scena un glorioso protagonista, in epoche diverse con entrambi i colori, come Josè Mourinho. Il tecnico di Setubal, arrivato trionfante in Vespa e tristemente esule dai cancelli di Trigoria dopo essere stato esonerato il 16 gennaio dalla famiglia Friedkrin, ha liberato la gara dalla sua celebre ombra, lasciando spazio al presente e a nuovi capitoli emozionanti per questa sfida tanto incerta quanto attesa.

Un nuovo avversario

Mourinho, artefice del glorioso Triplete nerazzurro nel 2010, ha fatto sognare la città eterna con la trionfale cavalcata in Europa che ha regalando ai tifosi romanisti la vittoria nella Conference League e un'epica finale di Europa League. La sua discreta uscita di scena a piedi ha restituito alla partita un'atmosfera di normalità. Tuttavia, nulla è normale se si ha a che fare con un allenatore del calibro di Simone Inzaghi, che nella gara di sabato sera toccherà quota 141 partite alla guida dell’Inter, con un palmarès che recita 5 Supercoppe italiane, 3 Coppe Italia e una finale di Champions League. Occhio però a chi c’è dall’altra parte. Dopo aver preso in mano le macerie di quello che restava della squadra di Mourinho, il bastone del comando è passato a un altro cuore giallorosso, usanza non nuova per la società capitolina che già in passato si era affidata a vecchie glorie come traghettatori in vista dello sbarco di un nuovo tecnico in estate. Allenatore del suo amato club ed ex capitano della Lupa, Daniele De Rossi, campione del mondo 2006 e d’Europa nel 2021 come membro dello staff del CT Roberto Mancini, è l’ostacolo che l’Inter dovrà superare per continuare la missione tricolore.

Rivalità romane

La rivalità tra Inzaghi e De Rossi, fiorita nei derby passati, si trasforma ora in una nuova sfida: entrambi allenatori, sebbene con differenze di esperienza. Il primo, che ha giocato 10 derby in carriera con la Lazio senza mai segnare, si porta dietro un bagaglio di esperienza di 8 anni su una panchina di Serie A mentre l'ex capitano giallorosso, autore di un gol al rivale nel derby poi perso 3-1 del 30 aprile 2017, ha appena iniziato il suo cammino alla guida di un club di Serie A, con risultati ottimi come le tre vittorie consecutive che hanno portato la Roma a una sola lunghezza dal quarto posto. L'attesa per il primo scontro da allenatori per Inzaghi e De Rossi è palpabile; due figure iconiche sui cui si evolverà questa sfida dalle aspettative alte, a cui i tifosi non vedono l'ora di assistere. Questo nuovo capitolo della corsa allo Scudetto da una parte e alla Champions League dall'altra, nello scenario post-Mourinho lascia una sensazione di riadattamento, ma anche di attesa per quello che verrà. L'eredità lasciata dallo Special One è grande, ma ora è tempo per Inzaghi e De Rossi di scrivere la loro storia.

Non solo ex

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Dopo tre vittorie consecutive con Verona, Cagliari e Salernitana, DDR vuole cercare il bersaglio grosso e fermare la capolista puntando tutto sui suoi due giocatori più importanti, legati entrambi e per motivi diversi al mondo Inter: in primis Romelu Lukaku, annullato all'andata da Acerbi e pesantemente fischiato dai 75mila di San Siro, cova la tanto attesa vendetta dell'ex. La sparizione estiva e la fuga dall'Inter non hanno ancora avuto modo di essere messe in chiaro e l'attaccante belga vuole togliersi più di un sassolino dalle scarpe. Diverso discorso per un altro protagonista della stagione giallorossa. Quel Paulo Dybala tanto corteggiato nell'estate in cui poi Big Rom tornò a vestire la maglia della Beneamata e che ha avuto un ruolo significativo nella passata stagione mettendo fine all'era di Samir Handanovic tra i pali della porta nerazzurra dopo undici anni, lanciando Andrè Onana e contribuendo al prosieguo della stagione che ha poi portato in bacheca Supercoppa Italiana e Coppa Italia. I numeri vedono l'argentino campione del mondo a bersaglio cinque volte contro i nerazzurri che hanno portato quattro vittorie e un pareggio. Inzaghi dovrà affrontare anche l'effetto Olimpico, terreno su cui la Roma ha perso solo con il Milan in questa stagione e dove ha conquistato 27 punti, frutto di 8 vittorie e 3 pareggi. Sarà un test fondamentale per capire il reale valore delle due compagini e in caso di vittoria la strada verso lo Scudetto avrà un tassello importante in meno
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