Il nuovo format della Supercoppa Italiana aveva già fatto nascere varie discussioni e polemiche. Ora che è la nuova competizione della Lega di Serie A è in dirittura d'arrivo, nascono ulteriori problematiche - soprattutto per le quattro squadre partecipanti (Inter, Napoli, Fiorentina e Lazio).

Cambi di data e strutture inadeguate

I malumori non sembrano destinati a finire. La Final Four per la Supercoppa Italiana si giocherà in Arabia Saudita, tra Riad e Gedda, a partire dal 18 al 22 gennaio - data che però è già cambiata tre volte. Infatti, la competizione doveva disputarsi inizialmente tra il 4 e l'8 gennaio; poi dal 21 al 25 gennaio. Insomma, l'unica certezza (per ora) è che la Supercoppa si giocherà nel primo mese del 2024. I cambi repentini ha incontrato i fastidi delle squadre, costrette a dover riprogrammare continuamente un calendario fitto di impegni - sia nel campionato italiano che nelle competizioni europee: tutte e quattro le squadre partecipanti, infatti, devono affrontare i rispettivi ottavi di Champions League (Inter, Napoli e Lazio) e Conference League (Fiorentina). A farlo presente sono stati soprattutto i nerazzurri e i partenopei, che hanno messo in discussione - si legge sul Corriere dello Sport - l'accordo da 23 milioni di euro per giocare la Supercoppa in Arabia Saudita. In attesa dei sorteggi di Champions, Europa e Conference League, la Lega si riunirà per organizzare e ri-programmare le partite di Serie A che salteranno per far giocare la nuova Supercoppa Italiana. Se dovesse essere confermata l'attuale data, saranno le quattro partite della 21esima giornata - Torino-Lazio, Sassuolo-Napoli, Bologna-Fiorentina e Inter-Atalanta - ad essere spostate (a febbraio, aspettando però di capire quando le quattro partecipanti affronteranno i rispettivi ottavi nelle competizioni europee). Ma i problemi non si fermano solo alla questione data e calendario. I club che si affronteranno in questa Final Four, fa sapere il quotidiano sportivo, hanno espresso dubbi e lamentele sulle condizioni delle strutture, definite inadeguate ad ospitare le partite per la Supercoppa Italiana: lo stadio dell'Al-Shabab - si legge su CdS - è di 16 mila posti, l'equivalente di uno stadio italiano in Lega Pro. Inoltre, non sembrano esserci strutture a sufficienza per l'allenamento delle quattro squadre (ritenuti di scarsa qualità, oltre ad essere lontani dalle sedi in cui alloggeranno i giocatori e staff). Infine, il problema dei manti erbosi ritenuti inaccettabili dai club.
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Alessandro "Spillo" Altobelli